Il Festival è donna

Donne infelici, strapazzate, in fuga da manicomi o matrimoni terrificanti. Nemmeno un mazzo di fiori, una scatola di cioccolatini, sul grande schermo della 78.Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (dall’1 all’11 settembre), presentata dal presidente della Biennale Roberto Cicutto e dal direttore Alberto Barbera. La violenza sarà il grande tema di un festival che promette di far molto riflettere e (forse) sorridere un po’ meno. Il covid renderà obbligatorio il Green pass ovunque, lascerà il red carpet senza pubblico, cancellerà il gala inaugurale, ridurrà la mondanità a qualche drink in mascherina, ma i film scelti tra le 3.218 proposte pervenute potranno più delle restrizioni.

Ventuno i titoli in concorso, di cui cinque italiani: il Premio Oscar Paolo Sorrentino che porta al Lido “E’ stata la mano di Dio” con Toni Servillo, “America Latina” dei fratelli D’Innocenzo con Elio Germano, “Il buco” di Michelangelo Frammartino, “Freaks Out” di Gabriele Mainetti con Claudio Santamaria, “Qui rido io” di Mario Martone di nuovo con Toni Servillo che correrà da un tappeto rosso all’altro.

La pandemia ha giovato sicuramente alla creatività, se al Lido arriveranno – tutti in Concorso – “Madres Paralelas” di Pedro Almodòvar (film d’apertura) con la più bella tra tutte le madri Penélope Cruz, “The lost daughter” di Maggie Gyllenhall con Olivia Colman e Dakota Johnson dal romanzo di Elena Ferrante “La figlia oscura”, “The power of the dog” di Jane Campion con Benedict Cumberbatch e Kristen Dunst, l’attesissimo “Spencer” di Pablo Larraìn con Kristen Stewart che fa proprio lo sguardo mesto e la camicia con il fiocco di Lady Diana.

Cast di peso per “The last duel” di Ridley Scott con Matt Damon, Adam Driver e Ben Affleck, in gara con quello di “Dune” di Denis Villeneuve, film monstre costato 165 milioni di dollari con Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Josh Brolin, Javier Bardem, Charlotte Rampling.

In veste di regista sbarcherà al Lido anche Simona Ventura con “Le 7 giornate di Bergamo” mentre la Venezia che solo i veneziani conoscono, quella dei barchini lanciati a palla dai ragazzini, sfilerà nelle immagini di “Atlantide” (Orizzonti) di Yuri Ancarani.

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“Dune”

“E’ stata la mano di Dio” (credits Netflix)

“Madres Paralelas” (credits Nico Bustos)

“Qui rido io” (credits Mario Spada)

“Sundown”

“The power of the dog” (credits Netflix)

“Spencer”

  1. Manuela, grazie per questa anticipazione.
    Complimenti per il blog, che seguo con grande piacere, per i tuoi articoli sempre accattivanti.
    E intano ……..forza cinema !

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