Venezia 81, Leone d'Oro, Pedro Almodóvar

Almodóvar è Leone d’Oro

“The Room Next Door” del regista spagnolo Pedro Almodóvar vince il Leone d’Oro dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Come da pronostici, la storia struggente di amicizia ed eutanasia, portata sul grande schermo da Tilda Swinton e Julianne Moore, si aggiudica il premio più prestigioso.

Il Leone d’Argento Gran Premio della Giuria va invece a “Vermiglio” di Maura Delpero, e l’Italia ringrazia, mentre “The Brutalist” di Brady Corbet, altro grande favorito della vigilia, si porta a casa il Leone d’Argento per la migliore regia.

Il giorno più bello di Nicole Kidman è anche il più terribile: l’attrice, che vince la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile in “Babygirl” di Halina Reijna, viene raggiunta a Venezia dalla notizia della morte della madre Janelle. A ritirare il premio, la regista che legge un messaggio dell’attrice: “Ho il cuore rotto”.

Ad aggiudicarsi la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile è Vincent Lindon, protagonista del film “Jouer avec le feu” delle sorelle Delphine e Muriel Coulin.

Il Premio per la Migliore Sceneggiatura va ai brasiliani Murilo Hauser e Heitor Lorega per il film “Ainda Estpu Aqui” di Walter Salles mentre il Premio Speciale della Giuria è assegnato ad “April” della regista georgiana Dea Kulumbegashvili.

Il giovane attore Paul Kircher di “Leurs Enfants Après Eux” dei gemelli Ludovic e Zoran Boukherma riceve tra le mani tremanti la Coppa Marcello Mastroianni e ringrazia tutta la famiglia.

Questo il verdetto della Giuria di Venezia 81, presieduta da Isabelle Huppert, che venerdì sera, dopo aver deliberato, aveva cenato in una saletta riservata dell’hotel Monaco. “Il cinema gode di ottima salute” dice l’attrice dal palco.

Inaugurata con l’ormai ex ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano, la Mostra del Cinema chiude con la passerella del nuovo, Alessandro Giuli, che ha fatto appena in tempo a giurare davanti al presidente Mattarella ed era già in volo per Venezia.

Red carpet affollatissimo aperto dalla madrina Sveva Alviti, al suo dodicesimo mirabolante cambio d’abito (Armani Privé) che dal palco della Sala Grande del Palazzo del Cinema riassume con una parola il senso della Mostra: entusiasmo.

Entusiasmo alle stelle per Kevin Costner, a fianco di Sienna Miller in sottoveste trasparente su culotte ascellare di Cholé; per Isabelle Huppert che consegna ai fan un abito scultura nel quale fatica a caminare; e ancora per la fashionissima giurata Taylor Russell in bilico su tacchi a pallina.

Passano il regista Pupi Avati il cui film ‘L’orto americano’ chiude la Mostra, con il cast in cui figurano giovane Filippo Scotti e Chiara Caselli.

Poi tutti i vincitori di nuovo sul tappeto rosso, ciascuno con il proprio Leone portato come viene, sotto braccio, sulla testa, cullato come un bebè o, considerato il peso, affidato al portatore di premi.

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  1. Pedro sfila con sorriso sornione, esibendo il meritato trofeo, conformista per una notte con linda camicia e rigoroso completo nero. Ma presto non tarderemo a rivederlo in mise variopinte.
    Manu sarai stanca, peccato, mi piacevano queste serate vissute come in prima persona, curiosare gli abiti, alcuni improponibili e altri impeccabili vedi Armani prive’.
    Urge altra manifestazione, non puoi riposarti, vietato, ormai ci hai abituato bene e siamo esigenti.

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