Procuratie, atto primo

Per ora c’è l’Auditorium ad altissima tecnologia, un dettaglio delle scale bianche, i mattoni a vista, le travi di legno e la collana di finestre circolari che inquadrano Piazza San Marco come oblò. Procuratie Vecchie, atto primo; un anticipo di quello che si vedrà tra pochi giorni, per la prima volta dopo cinque secoli e tre anni e mezzo di lavori curati dall’architetto David Chipperfield a cui le Assicurazioni Generali hanno messo in mano il restauro dei 12.400 metri quadrati del complesso che corre dalla Torre dell’Orologio all’Ala Napoleonica.

Il terzo piano delle Procuratie, aperto in occasione della presentazione dei progetti per Venezia di “Italia Domani – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza” e destinato ad ospitare la fondazione no profit The Human Safety Net, racconta una ristrutturazione poderosa, mai interrotta nemmeno nei mesi del lockdown, e insieme leggera, grazie al largo impiego di pastellone, cocciopesto, cotto, terrazzo alla veneziana.

Tre gli ingressi, tra cui quello che porta ancora la vecchia insegna di Olga Asta (merletti e pizzi per le case reali), un altro nei locali di un’ex vetreria e un altro ancora affacciato su Bacino Orseolo, attraverso il quale generazioni di veneziani passavano per andare a stipulare le polizze. Ora, pagando il biglietto, potranno andare anche dove non erano mai stati, in lungo e in largo per il primo piano, mentre il secondo sarà destinato a istituzioni e il terzo alle attività culturali. Poi c’è la terrazza, incastonata tra i tetti, ma senza vista sulla Piazza.

Atto secondo, e definitivo, l’8 e il 9 aprile con l’inaugurazione.

Leggi anche
Procuratie Nuovissime

Sfoglia la gallery

Visual Portfolio, Posts & Image Gallery for WordPress
  1. Apprezzo sempre i tuoi puntuali e dettagliati aggiornamenti su Venezia. Seppur a distanza, ne possiamo godere appieno tutti noi affezionati followers. Grazie.
    Mirella

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *