Lunga vita a Palazzo Diedo

Chiuso da dieci anni, già scuola elementare sui cui banchi hanno imparato a far di conto generazioni di veneziani, poi Tribunale di sorveglianza, Palazzo Diedo a Cannaregio ritorna a nuova vita. L’edificio settecentesco, quattro piani più il sottotetto, una superficie di 3.900 metri quadrati, diventa sede di Berggruen Arts & Culture.

Ad acquistare l’immobile il filantropo e collezionista Nicolas Berggruen il quale, forte di un patrimonio stimato di 2,9 miliardi di dollari, dopo aver fatto sua Casa dei Tre Oci alla Giudecca, si è lasciato tentare dal palazzo circondato da quattro rii, una ghirlanda di finestre, poggioli, saloni affrescati, decorati di stucchi e una piccola corte che diventerà giardino.

Palazzo Diedo ospiterà mostre e artisti in residenza ai quali sarà riservata la mansarda la cui vista sulla laguna sarà di indubbia ispirazione. Debutta l’americano Sterlin Ruby con un’installazione che campeggia sulla facciata dell’edificio chiudendo per sempre il tempo dei grembiuli e delle toghe.

Il direttore artistico sarà Mario Codognato, l’architetto incaricato del restauro Silvio Fassi. L’intervento di pulitura e consolidamento delle parti decorative è già iniziato. Per il resto – tetto, impianti, infissi, vasca per l’acqua alta di 800 metri quadrati – bisognerà correre. L’apertura è prevista per la primavera del 2024.

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  1. Finalmente la cultura sgomita per farsi posto tra l’attuale, imperante e inquietante turismo veneziano.

  2. Grazie Manuela per i tuoi articoli. Per me sono puntuali aggiornamenti sulla mia città natale che amo tanto e che si è ridotta ahimè una giostra per turisti di massa.
    Tu invece mi parli sempre di eventi e novità culturali e artistiche. Grazie di cuore. Barbara (cugina della Raffaella Laurenti)

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