Festa Carnevale Hotel Metropole

Marrakech rivive al Metropole

Il Metropole come Marrakech, i suoi salotti la trasposizione lagunare di Piazza Jamaa el Fna (senza incantatori di serpenti), i corridoi come le viuzze della medina, in elegante disposizione di colori e sapori.

Carnevale entra nell’hotel di Gloria Beggiato, in Riva degli Schiavoni, con il dinner in maschera Marrakech en vogue 1930: un balzo a 3.000 chilometri di distanza scendendo semplicemente dal taxi.

Gloria Beggiato, titolare dell’hotel Metropole

Il Metropole fitto fitto di arredi, oggetti preziosi, specchi, velluti rossi, lampadari in stile Fortuny, profumo al pepe nero in ogni ambiente; quel Metropole di cui i veneziani ricordano le feste di Natale, una più bella dell’altra, interrotte dalla pandemia; per una notte mescola ospiti e danzatrici del ventre.

Non balla, ma sorride molto alla nuova fidanzata, Vinicio Capossela, a un tavolo riservato per due, tra tappeti berberi, candelabri, piante di arancio, ventagli blue majorelle, un’artigiana per la cerimonia del Mehndi, la decorazione delle mani e dei piedi con l’henné; e tutte le signore a scoprire i polsi ingioiellati per tornare a casa con il tatuaggio benaugurante, tanto dopo due settimane va via.

La decorazione delle mani con l’henné

Dalle cucine, focaccia alla curcuma, cous cous, tajine di vitello e verdure agrodolci, un buffet di dolci tipici apparecchiato in una sala dedicata, tè alla menta servito dai camerieri con il fez rosso.

Ospiti in caftano e babouches nei salotti dell’albergo carico di storia, famoso anche per le sue collezioni da museo: oltre 2.000 oggetti tra cui crocefissi, trousse da sera della Belle Époque, schiaccianoci, cavatappi, porta biglietti da visita.

Le danzatrici del ventre

L’attuale Oriental Bar fu l’oratorio in cui Antonio Vivaldi impartì lezioni di musica; qui soggiornarono Sigmund Freud, Marcel Proust, Thomas Mann; in tempi più recenti l’hotel da quasi sessant’anni di proprietà della famiglia Beggiato ha accolto Patty Smith, Lenny Kravitz, Giovanni Allevi, Jovanotti, a rilassarsi nella spa decorata in foglia d’oro.

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  1. Anche il padre della psicanalisi era innamorato di Venezia,della Laguna e del Bacino di S.Marco che ammirava dall’Hotel Kirsch ora Metropole. E ci rotorno’ chissa’ se ha annotato nei suoi taccuini qualche osservazione analitica sul suo incantamento verso la citta’ qualche spiegazione “freudiana”insomma

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