Stivali di gomma, ventilatori portatili, l’ultimo colpo di lacca. Si aspetta e si suda con noncuranza sul set della serie tv di Netflix Emily in Paris, allestito con larghezza di mezzi, uomini ed effetti speciali a San Francesco della Vigna.
La scena è quella della sfilata per la quale sono state ingaggiate 500 comparse di bell’aspetto, dove Marcello Muratori (interpretato da Eugenio Franceschini) porge il braccio alla sempre più sognante Emily Cooper (Lily Collins), e si capisce il motivo.
La sceneggiatura della quinta stagione della fiction non si fa mancare nulla e dopo il rutilante cambio di abiti, le gite in Canal Grande, il ponte dei Sospiri, Palazzo Franchetti, la terrazza dell’hotel The St. Regis Venice, ecco l’acqua alta, anche se è metà agosto.
Bagnati i masegni del campo, allagata la passerella del défilé tra le colonne, sedie a mollo, ospiti e indossatrici con gli stivaloni per una delle scene in cui dovrebbe finalmente succedere qualcosa.
Quattro giorni per preparare il set, casse su casse di materiali, proiettori, luci, cavi; addetti alla sicurezza sul ponte per scoraggiare le fan di Emily le quali, dopo aver vagato tra le calli e aver raggiunto finalmente la meta, si fanno di granito.
Affittate per le riprese gli spazi adiacenti dove sono stati predisposti il catering per la troupe e l’atelier nel quale truccare, pettinare e vestire le comparse, anche in abiti non propriamente estivi.
Il produttore di Sex and the City Darren Bennett Star non ha badato a spese, inclusa la voce destinata ai fiori. Mazzi giganteschi ovunque, già svenuti all’ora di pranzo, in omaggio alla felicità di Emily.