Jeff Bezos Lauren Sanchez

Jeff Bezos, la festa finisce qui

E anche questo è andato, ce ne sono stati altri e altri ne verranno, forse con meno clamore, meno fasti, meno tutto.

Il matrimonio di Jeff Bezos e Lauren Sánchez alla fine è stato il matrimonio dell’intera città in cui ciascuno ha avuto la propria parte; una rappresentazione non solo di ricchezza e potere, ma anche del suo contrario.

Jeff Bezos e Lauren Sánchez in Canal Grande

Nella sua infinita democraticità, Venezia ha accolto gli sposi, i divi di Hollywood, Bill Gates, lo scosciato clan Kardashian, centinaia di persone impegnate a fare e disfare, i sosia del fondatore di Amazon, le aspiranti Lauren, i No Bezos incaponiti come non mai, che hanno chiuso la settimana di contro festeggiamenti con salvagenti e materassini, forse acquistati attraverso l’aborrita multinazionale di e-commerce.

Fotografi e curiosi davanti all’Harry’s Bar

Come Gatsby, Jeff Bezos ha abbagliato i suoi ospiti oltre l’immaginabile e l’approdo dell’Aman Venice è stato come la luce verde in fondo al pontile di Daisy.

Tutto è iniziato e finito sotto il gazebo a righe bianche e grigie in riva al Canal Grande, il vero altare di queste nozze, quasi un luogo di culto, davanti al quale i fotografi hanno atteso, fin quasi a disidratarsi, un saluto di lui, un sorriso di lei.

Il pontile dell’Aman Venice

La tenda, ora chiusa ora aperta, ha scandito il filo delle ore, l’ordine dei giorni; soprattutto, ha sottoposto l’epifania di Lauren all’esame degli occhiuti siti di gossip che tenevano il conto dei suoi outfit: forse non esattamente 27, come annunciato, ma quasi tutti donanti, compresi i cappelli a tesa larga, un po’ Melania Trump, che ora le catene di abbigliamento low cost incominceranno a copiare e produrre.

Il matrimonio di Bezos e Sánchez sarà la prossima unità di misura degli eventi in laguna, così come nel 2014 fu quello di George Clooney e Amal Alamuddin, che sfilarono in Canal Grande senza che nessuno si adombrasse.

La festa alla Madonna dell’Orto

Le tre location delle feste – Madonna dell’Orto, isola di San Giorgio, Arsenale – dovranno essere superate, altri effetti speciali saranno richiesti, incluso il magheggio di far succedere tutto senza che succedesse niente, al di là di una fondamenta chiusa per una sera.

Passerà anche questo, i No Bezos ricicleranno le papere gonfiabili al mare, le categorie economiche ringrazieranno molto, l’agenzia di wedding planning Lanza & Baucina tirerà un sospirone di sollievo, gli yacht in Riva Sette Martiri stanno già sciogliendo gli ormeggi.

Confusi per le proteste, ma felici come bambini, gli sposi torneranno a bordo del veliero Koru. Finalmente soli, nell’intimità della loro suite grande come un appartamento, Lauren mormorerà al marito, bezame, Jeff, e inizierà la luna di miele che durerà una vita.

    1. Tommaso Cacciari e’un attivista estremo che di lavoro credo faccia il tecnico e allestica padiglioni ma non so di che tipologia.
      Pero’ se ama tanto Venezia, dovrebbe a mio modesto avviso, farlo non cosi” ammantato di ideologia. Mi pare che non protesti per le orde del sabato sera che si precipitano ad invadere le osterie per l’addio al celibato o nubilato, fa anche questo forse e io non ne sono al corrente?
      Imprese non scevre di ubriacature con vomito e deiezioni nelle calli. Boh! Sono troppo vecchia ormai per capire le incoerenze giovanili…

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