Biennale, la Danza in 3D

La sala è un’architettura cilindrica alta quattro metri e larga otto, lo schermo è a 360 gradi, il pubblico resta in piedi, non per scortesia, ma per partecipare in diretta a un’esperienza immersiva tra immagini panoramiche tridimensionali da 26 milioni di pixel, più vere del vero.

On The Other Earth del coreografo britannico Wayne McGregor, in prima assoluta nella Sala d’Armi E in Arsenale per il 19. Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale (fino al 2 agosto) scardina, supera e porta nel futuro la danza in carne e ossa.

Il coreografo e direttore della Biennale Danza, Wayne McGregor

Per sessanta minuti, l’installazione coreografica e post-cinematografica (nella foto d’apertura, Credits Ravi Deepres) accoglie, avvolge, ipnotizza gli spettatori, a gruppi di 20 persone per volta, provvisti di occhiali 3D, che “entrano” nello spettacolo fin quasi a perdere il senso dell’orientamento, ma non quello della meraviglia.

On The Other Earth (Photo credit Ravi Deepres)

Creata dal direttore del Settore Danza della Biennale in collaborazione con gli artisti Ravi Deepres e Theresa Baumgartner, On The Other Earth accorda danza, coreografia, visualizzazione digitale, suono spazializzato, Intelligenza artificiale spingendo molto in là il concetto di performance.

All’interno dello schermo nVis stereoscopico a 360 gradi, da 12k LED, progettato da Jeffrey Shaw e Sarah Kenderdine, i ballerini iperrealistici della Company Wayne McGregor e dell’Hong Kong Ballet si muovono in un ambiente sonoro reso fisico da Invisible Mountain.

L’archiettura cilindrica nella Sala d’Armi E in Arsenale

Paesaggi lunari, l’eliporto di un grattacielo, luci stroboscopiche, lampeggianti sono le quinte di una coreografia virtuale dagli effetti realissimi.

Accompagnati nel cuore della danza, quasi in intimità con i ballerini smaterializzati, gli spettatori interagiscono con gesti inconsapevoli, come quello di abbassare la testa per schivare un grand jeté illusorio o afferrare particelle di pulviscolo inesistente. Tangibili, invece, gli applausi per uno spettacolo che spinge la tecnologia al massimo e chissà cos’altro potrà arrivare.

Un’altra immagine della performance (Photo credit Ravi Deepres)

La performance sarà presentata anche al Venice Immersive (The Best of), la sezione sulla realtà aumentata della 82. Mostra Internazionale di Arte Cinematografica dal 27 agosto al 6 settembre.

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