Ornella senza fine, senza remore, né rimpianti. La lunga vita piena di musica, uomini, depressioni e rinascite di Ornella Vanoni sbarca alla 78. Mostra Internazionale di Arte Cinematografica con il film di Elisa Fuksas “Senza fine”, per le Giornate degli Autori. Poco o nulla nascondono gli 84 minuti del documentario, girato in un Centro benessere, nel quale la Vanoni è quasi sempre in accappatoio, a piedi nudi, talvolta in ritardo, spesso bizzosa, libera di mostrare le macchie sulla pelle delle mani, mani grandi, e le caviglie gonfie.
Il film catartico racconta “il casino” con Gino Paoli, – “pensavo fosse frocio” – l’amore tormentato per Giorgio Strehler, l’”adorabile” Gaber, “la voglia di tenerezza” di una donna che vive sola da 24 anni, il difficile rapporto con il figlio Cristiano. Tra un massaggio e l’altro, la cantante rende omaggio a se stessa con la formidabile arma dell’ironia e si capisce quanto si sia divertita a fare impazzire la troupe durante le riprese. Il 22 settembre saranno 87. “Nemmeno pensavo che esistesse questa età” dice. E infatti sta già pensando a un altro film.
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