George e Amal Clooney

Amal e l’amore in diretta

Dunque è amore vero, puro, di sana e robusta costituzione; e tutti coloro che in questo lungo tempo hanno gufato, se la mettano via. Amal ama George, sicuramente quanto George ama Amal, ma Amal fa di più e lo dichiara pubblicamente, lei così riservata, così sottile, davanti agli ospiti dei DVF Awards, alla Fondazione Cini.

La dichiarazione

“Sono a Venezia dove nove anni fa ci siamo sposati” dice rivolgendosi al marito, le ciglia molli di commozione “penso sempre a quanto sono fortunata, tu e questa città mi togliete il respiro“. Pausa. Momento di approvazione in sala sull’audacia della signora.

Ancora pazza di felicità dopo tanti anni, Amal sceglie la cerimonia del Premio ideato dalla stilista Diane von Fürstenberg, giunto alla XIV edizione e dedicato alle “donne straordinarie” che lottano in nome delle altre donne, per onorare un uomo, il suo. Né era sfuggito ai più occhiuti il fatto che Amal avesse rinunciato al proprio cognome – Alamuddin – per diventare Amal Clooney e basta.

Il tempo, che non sempre è galantuomo, qui ha lavorato all’incontrario, saldando una coppia che le malelingue volevano di cartone, creata ad arte per togliere una volta per tutte George Clooney da una singletudine che qualcuno giudicava persino eccessiva.

Nove anni dopo il matrimonio regale in laguna, dopo la nascita dei gemellini Ella e Alexander; ora che lui ha la barba bianca e lei ha iniziato a schiarire i capelli, ora che anche il soggiorno a Venezia è fatto di consuetudini – la suite all’hotel Cipriani, la cena da Ivo, il motoscafo Amore – quindi ormai distanti da ogni forma di pettegolume se non benevolo, accade, con ben altra grazia, quello che accadde a Ferragni e Fedez, la certificazione dell’amore in diretta; ma lì c’erano milioni di follower da sfamare, qui soltanto duecento invitati in adorazione. What else?

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  1. Lei è la quintessenza dell’eleganza e del fascino anche solo per quella invidiabile chioma e qui più che gufare…rosico.
    Quindi simulo e dissimulo indifferenza spostando l’attenzione sul chiostro della Fondazione Cini. Ma quanto favolosa è Venezia?

  2. Belle considerazioni, Manuela! Un solido e autentico matrimonio fa del bene a tutti e due nel profondo. Poco importa se l’aspetto esteriore, provato dal tempo, cambia.
    Mirella

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