SMAC Procuratie Vecchie Generali

SMAC, il bacio dell’arte

Non è un museo, è molto più di una galleria. E’ un nuovo spazio espositivo denso di storia che guarda al domani attraverso 58 finestre, dall’Ala Napoleonica al Caffè Quadri, con Piazza San Marco ai propri piedi.

Apre San Marco Art Centre, per tutti SMAC, acronimo che ricorda lo schiocco di un bacio, e sono 16 sale l’una dentro l’altra al secondo piano delle Procuratie Vecchie di proprietà di Generali che, dopo aver consegnato alla città il terzo piano sede di The Human Safety Net nel 2022, ora ha sceso venti gradini per inaugurare anche la sede artistica all’avanguardia.

Arti visive, architettura, moda, tecnologia, cinema abiteranno gli oltre 1.000 metri quadrati di SMAC, restaurati come l’intero edificio delle Procuratie Vecchie dall’architetto David Chipperfield, vincitore del premio Pritzker, ritornato visibile dopo cinque secoli e cinque anni di restauri.

La bellezza qui è di manica larga, attraverso l’ingresso in Corte Maruzzi al civico 105 di Piazza San Marco, su per la scala monumentale, quindi lungo il corridoio continuo di 80 metri, sotto soffitti alti 4,5 metri.

SMAC, San Marco Art Centre

Pareti in marmorino veneziano grigio chiaro ottenuto da marmo frantumato, pavimenti in terrazzo bianco, porte originali, travi rinascimentali a vista, due sale con affreschi di epoca napoleonica e tre co-fondatori – Anna Bursaux, David Gramazio e David Hrankovic – che hanno saputo guardare lontano.

S’incomincia con le mostre inaugurali, nei giorni frenetici della Biennale Architettura, dedicate a due pionieri nei rispettivi campi: l’architetto moderno australiano Harry Seidler, con Migrating Modernism: The architecture of Harry Seidler e l’architetta paesaggista coreana Jung Youngsun con For all that Breathes on Earth. Jung Youngsun and Collaborators.

Il programma espositivo – da due a quattro mostre all’anno – sarà realizzato in collaborazione con istituzioni e curatori internazionali.

Tra le novità, anche la biglietteria ora sotto le Procuratie, lì dove c’era la libreria trasferita al terzo piano, e l’ingresso libero (con donazione volontaria) alla mostra interattiva A World of Potential.

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  1. Venezia non smette mai di stupirci e tu, Manuela, sai sempre trasmetterci le novità e il fermento della nostra splendida città con il tuo stile inconfondibile: frizzante e coinvolgente! Brava!
    E grazie a Generali che ha fatto rinascere e ha aperto al pubblico uno spazio senza eguali!

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