Voci di calle
Biennale a quota 700 mila
24 novembre 2024
La Biennale chiude a quota 700.000 visitatori. “Stranieri ovunque” a cura di Adriano Pedrosa si congeda al Teatro delle Tese, in Arsenale, con un big party al quale sono stati invitati tutti, ma proprio tutti, coloro che hanno lavorato per la 60. Esposizione Internazionale d’Arte. Curatori, addetti ai padiglioni, guardia sale, insieme a ballare tra le arcate di pietra.
Arriva l’albero di Natale
16 novembre 2024
A San Marco è arrivato il grande abete di Natale, ma qualcuno deve fare il resto. Ossia metterlo in piedi, stabilizzarlo, ancorarlo al suolo. Poi qualcun altro deve aprire i rami, separarli, pettinarli fino alla sommità, come sta facendo questo operaio in un sabato mattina di sole splendente; insomma prepararlo per l’addobbo con palle e luminarie. L’accensione è in programma venerdì 22 novembre alle 18.
Piazzetta sottosopra
12 novembre 2024
Sembra investita da un’esplosione, invece è nella fase acuta della sua messa all’asciutto. Lavori a pieno ritmo in Piazzetta San Marco, dove i masegni sono stati rimossi per il ripristino dei sottoservizi. Impegnati operai e tecnici di Lares Restauri, affiancati dal cantiere mobile su rotelle che si sposta a seconda delle stagioni. Il grande puzzle dell’area marciana prima o poi sarà ricomposto.
Carnevale? No, Halloween
31 ottobre 2024
Zucca, teschio, lucine, drappi neri. Dall’Australia a Venezia per Halloween, ormai festa a tutti gli effetti, per la quale tornano buoni il mantello di Carnevale e le luminarie di Natale. La vigilia della festa di Ognissanti ormai è travestimento collettivo, più o meno macabro: occhiaie (vere o dipinte), bocche sanguinanti, pallore mortale da portare in giro tra le calli. Più scherzetto che dolcetto, anche per i quattro turisti in posa in campo Manin.
Colombo vs cane
25 ottobre 2024
Sì, lo so, questo delizioso abbeveratoio in pietra agli Alboretti, dietro l’Accademia, è per i cani. Ma anche noi colombi abbiamo sete e, tra una cosa e l’altra, non sappiamo mai dove bagnare il becco. Così ne ho approfittato, anche perché oggi dovrebbe essere autunno e invece sembra estate. Pazienza se occupo uno spazio che non era destinato a me; il prossimo cane aspetterà un attimo, tanto bevo come uccellino.
La restauratrice paziente
20 ottobre 2024
Spazzola, spugnetta, olio di gomito, il lavoro di questa restauratrice della ditta Ducale Restauro avanza centimetro quadrato dopo centimetro quadrato sulle colonne dell’Ascensione, in Piazza San Marco. Quanta pazienza, quanta passione, per togliere dalla pietra il grigio del tempo senza levigare la storia. L’intervento alle Procuratie Nuove e ai portici dell’ex Palazzo Reale è iniziato due anni fa e non avrebbe potuto aspettare un giorno di più.
Non è sempre domenica
30 settembre 2024
Forse già stanco il lunedì mattina, in ansia il martedì, affannato il mercoledì e così via per il resto della settimana, c’è chi pensa alla domenica come al giorno perfetto per restare in divano a grattarsi la pancia. Non solo lo desidera, ma lo invoca a chiare lettere su un lenzuolo appeso in campiello dei Meloni. Un manifesto del dì festivo, un invito al dolce far niente. T’immagini se fosse sempre domenica. Magari sì, magari, invece, sarebbe solo una noia.
Ingorgo di gondole
19 settembre 2024
L’acqua alta (senza Mose) blocca le gondole nel canale che porta a Bacino Orseolo. Troppo alto il ferro di prua per passare sotto il ponte Tron; così i gondolieri sono costretti a tirare i remi in barca e, l’uno sull’altro, in un’intimità di legni e forcole, aspettano che la marea scenda per riprendere posto nello specchio d’acqua dietro Piazza San Marco rimasto vuoto, deserto, come ai tempi della pandemia.
Artigiani generosi
14 settembre 2024
Artigiani, creativi, atelier, film, workshop, dimostrazioni dal vivo. Giornata intensissima alla Casa di The Human Safety Net, alle Procuratie Vecchie, nell’ambito di Homo Faber in città. “L’Arte dell’Inclusione” il tema dell’evento nel quale ciascuno è stato protagonista della propria storia che non dimentica i più vulnerabili: il tappezziere Davide Vianello, il falegname Mauro Girelli, la ceramista Adele Stefanelli, il “lustrin” Alessandro Macuz. Mani brave e generose.
Inès da Roger Vivier
6 settembre 2024
Lo chic parigino di Inès de la Fressange all’inaugurazione della nuova boutique Roger Vivier in calle larga XXII Marzo. Modella, scrittrice, stilista, musa di Karl Lagerfeld, già volto di Chanel, Inès de la Fressange arriva a Venezia in camicia a quadretti, pantaloni bianchi, borsina di paglia a tracolla. Ambassador del marchio del gruppo Tod’s, affronta prima i masegni e poi la moquette del negozio con un paio di Belle Vivier, presentate per la prima volta nel 1965.
Il super yacht Amaryllis
25 agosto 2024
Attracca in Riva Sette Martiri lo yacht Amaryllis, 78 metri di lunghezza, motori Caterpillar, valore 120 milioni di dollari. La quasi nave è dotata di beach club, terrazze varie, palestra, piscina, eliporto, e può accogliere fino a 12 fortunatissimi ospiti serviti e riveriti da 23 membri dell’equipaggio. Una vacanza a bordo costa 770 mila euro a settimana, extra esclusi.
È qui la spiaggia?
13 agosto 2024
È qui la spiaggia? No, la spiaggia è al Lido. Questa è calle Vallaresso, in fondo a destra c’è Piazza San Marco. Sicuramente accaldato, certamente ignaro delle più modeste regole di buona educazione, questo turista scambia la calle più elegante di Venezia per il chiosco degli Alberoni. Maglietta in testa, petto nudo, costume, borraccia. La compagna è alla sua altezza: bikini e calzoncini da palestra, sulla schiena tre stelle tatuate a indicare il cammino.
Cosa leggono i veneziani
6 agosto 2024
I veneziani leggono gli scrittori veneziani. A un anno dall’apertura dietro campo San Polo, in collaborazione con Marsilio, la Feltrinelli sfiora i 40 mila libri venduti e la notizia e già di per sé favolosa. In testa alle preferenze dei residenti, “Il libraio di Venezia ” di Giovanni Montanaro, “Venezia è un pesce” di Tiziano Scarpa, “Storia di Venezia città delle donne” di Tiziana Plebani.
Ciak bollente in laguna
3 agosto 2024
Ghiaccio, ventilatore, ombrello. Cosa non si fa per rinfrescare un po’ gli attori di “Forsyte Saga” sul set dietro campo Santa Maria Nova. La serie televisiva è tratta dal ciclo di romanzi di John Galsworthy, i costumi sono in stile vittoriano e la scena prevede che i due protagonisti si bacino in cima al ponte sotto il sole. Tra un’effusione e l’altra, la troupe è corsa ai ripari per evitare che la coppia arrivi a congiungere le labbra sciolta dal caldo.
I banchi si mettono in riga
31 luglio 2024
Mai più con i pali, gli attaccapanni, i sacchi, come in un suk a rotelle. Dopo anni di trattative, punto d’orgoglio dell’ex presidente Confcommercio Venezia Roberto Magliocco scomparso l’anno scorso, arriva in Piazza San Marco il primo dei 35 banchi di souvenir che saranno uguali per tutti gli ambulanti: acciaio sabbiato, 400 chili di peso, tenda bianca, 2,5 metri di lunghezza, 2,40 di altezza, costo 8 mila euro. Il banco ricorda un po’ la cassaforte della banda Bassotti, ma il cambio di passo è innegabile. A presentarlo il presidente Confcommercio Roberto Panciera e gli assessori Sebastiano Costalonga e Francesca Zaccariotto.
Edicola da applausi
28 luglio 2024
Questa edicola merita l’applauso. Il titolare, Giorgio Marelli, milanese, da 35 anni vende giornali in calle Vian, dietro campo Santa Maria Nova a Cannaregio, e non ha mai ceduto alla lusinga dei souvenir. Né maschere, né ombrellini, nessuna chincaglieria che molto spesso assedia i chioschi della città. Solo quotidiani e riviste, messi ordinatamente in fila ogni mattina alle 6.30. E’ dura, ma l’edicolante resiste.
La sposa è spossata
24 luglio 2024
Più stanca che felice, amorevolmente sventagliata dal marito, questa giovane sposa è arrivata in auto dalla Polonia per dire sì, lo voglio. La cerimonia è stata breve, l’unico invitato era il fotografo, le nozze in economia hanno incluso, dopo il lungo viaggio, una bottiglietta d’acqua e il biglietto Actv da e per Piazzale Roma. Spossata dal caldo, dall’emozione, la ragazza è infine crollata in vaporetto insieme al suo cappello.
Perché piangi?
8 luglio 2024
Qualcuno crede di aver visto qualcun altro piangere e si è sentito in dovere di scriverlo a grandi lettere in campo San’Angelo. Ignoriamo cosa abbia provocato il pianto. Forse una storia d’amore finita male. Forse l’eliminazione dell’Italia dagli Europei di calcio. Forse un’allergia al polline. La scritta campeggia sul muro della sede dell’Agenzia delle Entrate. Forse, invece, è arrivato un accertamento fiscale e allora sono lacrime vere.
Anatre stanche
1 luglio 2024
“Sei stanca?”. “Sì, un po’”. “Anch’io, dev’essere la pressione bassa”. “Colpa del caldo”. “Anche l’acqua del canale oggi era bollente”. “Bagno pessimo”. “Decisamente”. “Meglio spostarci a riva”. “Hai ragione”. “La pietra è più fresca”. “Freschissima”. “Nel rio del Magazen in fondo si sta sempre bene”. “Concordo”. “Pisolino?”. “Meglio se facciamo a turno”. “Io guardo se arrivano turisti”. “Brava, io intanto dormo un po’ poi ti do il cambio”.
La lezione di Umberto Tozzi
27 giugno 2024
“Non si cresce con il computer, si cresce confrontandosi con gli altri”. Umberto Tozzi dà lezione di vita nel Salone da Ballo del Museo Correr, dove presenta il concerto del 7 luglio in Piazza San Marco, tappa veneziana della tournée mondiale “L’Ultima Notte Rosa” che durerà due anni. Sarà l’ultima sul serio, dopo l’annuncio di Tozzi, nel marzo scorso, dell’addio alle scene. Non sono stati annunciati ripensamenti.
Le sirene di Ulysses
19 giugno 2024
Lungo 103 metri, quattro vasche idromassaggio esterne, hangar per l’elicottero nascosto nel ponte di prua, ascensore per non faticare troppo, oltre 1.100 metri quadrati di vetrate. Cos’altro? Il mega yacht Ulysses, acquistato per 250 milioni di dollari da un magnate della Nuova Zelanda, non ha nulla da aggiungere. Però si fa notare, ormeggiato alle Zattere con le sue sirene.
Con il carro nell’acqua alta
16 giugno 2024
Già è un duro lavoro, su e giù con il carro, svuota e cambia i cestini, metti e togli i sacchi dei rifiuti. Di domenica, con l’acqua alta, a metà giugno, poi, sembra una congiura. Così deve pensare questo operatore di Veritas, provvisto di stivaloni di gomma, nel suo turno serale in Piazza San Marco. E pensare che in tv passa Serbia-Inghilterra; pazienza, sarà per un’altra volta.
Più residenti, meno turisti
8 giugno 2024
Non basta il conta-veneziani della farmacia Morelli in campo San Bartolomeo. Non sono sufficienti i dati in picchiata sull’esodo. Cinquantamila abitanti, poi 49mila, e via via a calare. Meno di così, si muore. Meglio scriverlo a chiare lettere, su un telo formato tovaglia, steso come biancheria al sole in Crosera a San Samuele. Più residenti, meno turisti; e chi ha occhi per intendere, intenda.
Venezia in A, su il cappello
2 giugno 2024
Il Venezia ritorna in Serie A. Un brivido arancio nero verde attraversa la laguna e, dallo stadio Penzo, raggiunge in calle del Lovo la bottega della modista Giuliana Longo la quale, confidando in anticipo sulla vittoria, ha realizzato il cappello da gondoliere con i colori della squadra. Un presagio di fortuna, una dedica di paglia alla formazione di Paolo Vanoli che ha battuto per 1-0 la Cremonese e ora deve tenere al fresco la gioia incontenibile.
Dalla Corea a San Giorgio
1 giugno 2024
Sedute sui gradini della Basilica di San Giorgio, queste studentesse coreane aspettano qualcosa. Che la porta della chiesa si apra per farle entrare, che arrivi il vaporetto per portarle a San Marco, che la loro guida le raccolga sul sagrato per spiegare il programma dell’indomani. O forse semplicemente si riposano, fanno il segno di vittoria e intanto se la raccontano; niente è più bello al mondo di un viaggio tra ragazze.
Anonymous for the Voiceless
25 maggio 2024
Non sono scappato da una festa in maschera, bensì protesto pacificamente in campo San Bartolomeo contro i maltrattamenti agli animali. Come potete vedere sui monitor che mi porto addosso, roba orribile. Sono volontario per l’associazione Anonymous for the Voiceless, in difesa di quelle mucche e di quei pesci senza voce che voi mangiate tutti i giorni senza sapere quante ne passino prima di finire nei vostri piatti. Tra poco stacco e vado a farmi una quinoa.
Sono Cecilia, suonatemi!
17 maggio 2024
Sono Cecilia e sono il primo pianoforte pubblico in un museo italiano. Dopo l’acqua alta del 2019 me la sono vista bruttissima, ma oggi sono ritornato più accordato che mai nell’androne di Ca’ Pesaro, dove ero arrivato nel 2016 grazie a Sofia Taliani e al progetto United Street Pianos. Porto il nome della Santa protettrice della musica e sono a disposizione di tutti. Se avete voglia di suonarmi, fatelo subito, per cinque minuti o il tempo che desiderate. I miei tasti aspettano solo il tocco delle vostre dita.
Due principesse da Ivo
16 maggio 2024
Fadzilah Lubabul Bolkiah, più semplicemente principessa del Brunei, nona dei dodici figli del sultano, è a Venezia per un breve soggiorno insieme al marito Awang Abdullah Nabil Mahmoud Al-Hashimi dal nome altrettanto impegnativo. Per la coppia reale volo privato, suite al The St. Regis Venice e cena da Ivo dove Fadzilah ha voluto assaggiato di tutto, dalle moeche ai tagliolini al tartufo. Il tempo di alzarsi dal tavolo e subito è entrata nel ristorante di Giovanni Fracassi la sorella della principessa, anche lei in vacanza in laguna, però all’hotel Aman. Forse non si erano messe d’accordo.
Cercasi fattorino (sveglio)
9 maggio 2024
Da Marchini Time si lavora molto, praticamente sempre. La pasticceria di campo San Luca è aperta a Natale, Capodanno, non ha mai chiuso durante il covid ed è sempre di buon umore. Serve caffè dalle 7.30 del mattino alle 20, domenica inclusa, grazie alla famiglia Vio e ai dipendenti, che sono una famiglia nella famiglia. Si capisce che i futuri nuovi assunti debbano avere una marcia in più. Per questo si cercano commesse volonterose e fattorini svegli. Al momento non si è presentato nessuno.
Bassottina residente
30 aprile 2024
Mi chiamo Gretel, come Hänsel e Gretel, ma sono venezianissima; infatti non pago il ticket, non ho il Qr code sulla medaglietta e abbaio (poco) quando voglio. In qualità di cagnolina residente ho i miei piccoli privilegi, come quello di pisolare comodamente al sole sulla mia poltroncina, così intanto mi scaldo le ossa. Potete trovarmi dietro Bacino Orseolo e vi concedo una fotografia, però non svegliatemi.
E i bambini?
21 aprile 2024
D’accordo gli stranieri, artisti e non, che sono ovunque. Ma i bambini? Dove sono finiti i bambini? Non è noto se la scritta con i gessetti colorati apparsa sui masegni davanti all’Arsenale sia la performance di un artista che ignora il gelo demografico o il garbato invito a procreare di più. Potrebbe anche essere un avvertimento: i bambini sono ovunque, i grandi si comportino bene.
Il pittore inglese
14 aprile 2024
C’è qualcosa di romantico, quasi di nostalgico, in questo pittore inglese vestito come capita, arrivato in Piazza San Marco con il cavalletto, i pennelli, la tavolozza dei colori. Mentre gli altri scattano selfie che un attimo dopo sono già nel cestino, Adam Ralston ha trovato un posto all’ombra, dove nessuno lo disturba, per dipingere la Basilica e portarsi a casa qualcosa che durerà per sempre.
L’ultimo ritocco
5 aprile 2024
Quanta pazienza, quanta elasticità nelle ginocchia, quanta delicatezza ci sono nel lavoro solitario di questa restauratrice della ditta Lares. China sui masegni di Piazza San Marco, con un pennellino da ritocco, centimetro dopo centimetro colora le fughe della pavimentazione attingendo a una tavolozza di pigmenti naturali. Nulla la turba, nulla la distrae dal suo compito che pare l’opera di un’amanuense su un foglio di pietra.
Nolinski, caccia alle uova
27 marzo 2024
Tra i cuscini di piuma, dietro i divani di velluto, sopra i libri della biblioteca e chissà dove altro sono nascoste le uova al Nolinski Venezia, in calle larga XXII Marzo. L’albergo di Evok Collection, inaugurato nel giugno dell’anno scorso, apre oggi pomeriggio ai bambini, ai veneziani, ai turisti, per la caccia alle uova più chic di Pasqua. Gli indizi sono disseminati nelle sale dell’hotel; basta aguzzare la vista, l’ingegno, cercare e trovare. In premio, una sorpresa di cioccolato.
Castraure per Manuela
22 marzo 2024
Giacca e pantaloni bianchi che fanno primavera, dolcevita blu perché non si sa mai, Manuela Arcuri sbarca in laguna. Per l’attrice che due anni fa sfilò sul red carpet del Lido con il film “Hoganbiiki, il valore della sconfitta” di Enzo Dino, un giro in Piazza San Marco e cena da Ivo. Al tavolo del ristorante di Giovanni Fracassi, Manuela Arcuri ha voluto assaggiare di tutto, ma senza esagerare. Castraure con granchio, canoce, risotto agli scampi, asparagi, un bicchiere di vino e molti complimenti allo chef.
Pooh X sempre
21 marzo 2024
In total black, il sorriso delle grandi occasioni, 60 anni di carriera, 100 milioni di dischi venduti, Piazza San Marco presumibilmente urlante in occasione del loro doppio concerto; e chi canticchia ancora “Piccola Katy” sotto la doccia si affretti perché i biglietti volano. “Amici X sempre” è il titolo del tour che porterà i Pooh in laguna il 5 e 6 luglio, sul palco dal fondale trasparente davanti al Museo Correr. E’ la prima volta che la band si esibisce in Piazza e così, per entrare nel mood, sono già qui. Un salto a Ca’ Farsetti e la presentazione al Museo Correr (con torta di carta).
Una montagna di valigie
14 marzo 2024
Mai una ventiquattrore, una sacca, uno zainetto. Qui a Venezia i turisti arrivano con valigie da Alaska e noi ci spacchiamo la schiena. Ora vanno di moda i trolley rigidi, grandi, pesanti e chissà cosa ci mettono dentro. Dall’aeroporto a Bacino Orseolo è tutto un caricare, scaricare, e siamo solo a metà marzo. Figuriamoci cosa sarà il prossimo mese, con la Biennale. Altro che bagagli, qui arriveranno i bauli. Povere braccia, poveri noi.
Sola con un cane
28 febbraio 2024
Siamo rimaste in poche, ormai inutili, un po’ depresse. Non serviamo più da anni e mi domando che cosa ci stia a fare dietro Piazza San Marco, in calle del Pellegrin, dove la gente mi passa accanto incollata a quello stupido telefonino e nemmeno mi guarda. Eppure io ne ho udite di tutti i colori, se solo potessi parlare. Invece taccio, perché sono una cabina telefonica perbene, attendo il mio destino e intanto faccio due chiacchiere con Zara, bassottina a pelo ruvido più gentile di voi umani. Sola sì, ma con un cane.
Giallo catarifrangente
17 febbraio 2024
Solo soletto, remo nella nebbia. Qui, a Venezia, non si vede da una parte all’altra del Canal Grande, i vaporetti avanzano lenti, i motoscafi sono spariti, raggiungere le isole è quasi impossibile. Nessuno osa correre, con il vantaggio che il moto ondoso è pari a quello di una piscina gonfiabile per bambini. Meraviglia. L’importante è avere un sandolo color giallo catarifrangente; così, anche se sono piccolo, tutti mi vedono.
Il ruggito del Bellini
13 febbraio 2024
D’accordo, non sono il Re leone e forse non dovrei nemmeno essere all’Harry’s Bar. Ma è Carnevale e io ce l’ho messa tutta per darmi un tono; ho tagliato e cucito non sapete quanto, la criniera, la pelliccia, persino le lucine di Natale in mezzo alle orecchie e tra le fauci. Qui, tra i tavoli di Arrigo Cipriani, mi guardano tutti strano. Forse preferiscono quelle damine tutte incipriate lì in fondo alla sala, ma non c’è storia. A me basta un ruggito, allungo la zampa e ordino un Bellini.
“Rivus Altus” al Fondaco
9 febbraio 2024
Basta essere pazienti. Il fotografo Massimiliano Farina ha atteso dieci anni, investito 500 ore e scattato 60mila immagini del Canal Grande visto dal ponte di Rialto, sempre nella stessa posizione, in ogni stagione, sotto la pioggia, il sole, con l’acqua alta. Poiché nessuna attesa è vana quando finisce, la sua costanza è diventata un’installazione video formata da 78 schermi con oltre 10mila scatti, ora in mostra al quarto piano del Fondaco dei Tedeschi, dal titolo “The Rivus Altus Cronorama – In 10 years”. Venezia in perenne movimento e sempre uguale. Fino al 7 aprile.
Marco Polo c’est moi
6 febbraio 2024
Marco Polo è lui, che di nome fa Marco, arriva da Milano e di mestiere fa il regista. Al Carnevale di Venezia si presenta con “Il Milione” in mano, le babbucce di velluto, la spada mongola, la veste in tessuti antichi. Il costume è costato un anno di ricerche e poi di lavoro, ago, filo, fiori, decorazioni e barba posticcia. Certo, il viaggio è stato più breve: 250 chilometri e due ore e mezzo di treno contro i 24mila chilometri in 24 anni. Marco Polo 2.0.
Vai, Pantegana, vai
28 gennaio 2024
Vai, Pantegana, vai; a nome dei ratti della città, dimostra che sei una topolona di tutto rispetto. Hai la pancia imbottita di palloncini, coriandoli, e un corteo di cento imbarcazioni in maschera che ti segue in Canal Grande. Tra qualche minuto scoppierai e i tuoi sette metri di cartapesta voleranno per aria. Fa niente; per l’anno prossimo sarai come nuova. Con la tua fine, inizia il Carnevale di Venezia 2024.
Venezia di nebbia
27 gennaio 2024
Il ponte di Rialto dissolto nella nebbia, il Canal Grande quasi indistinguibile se non per un gondoliere solitario che rema verso il nulla. Venezia perde i contorni in una mattina di visibilità ridotta a meno di settanta metri, la larghezza di un campo di calcio. Una città nell’ovatta, senza colori, nebulizzata dalla vita insù. Allora le case perdono i tetti, i lampioni le luci, il campanile di San Marco l’Arcangelo Gabriele che gira con il vento anche se nessuno lo può vedere.
Palazzo Volpi, arredi all’asta
11 gennaio 2024
Poltrone in legno dorato, panche settecentesche, specchi veneziani, tavoli grandi e piccoli, opere d’arte che hanno arredato Palazzo Volpi. Duecento lotti, tutti all’asta da Sotheby’s a Parigi il prossimo 28 febbraio. Si chiuderà così, sotto i colpi del martelletto, la storia della dimora sul Canal Grande acquistata nel 1917 dal conte Giuseppe Volpi di Misurata, fondatore della Mostra del Cinema di Venezia, poi ereditata dal figlio Giovanni, 85 anni, che ha deciso di vendere la collezione. Nelle sale del palazzo passarono, ballarono, bevvero champagne, tra gli altri, Winston Churchill, Coco Chanel, Paul Newman, Nicole Kidman, George Clooney.
La magia dei Re Magi
6 gennaio 2024
Sessanta secondi in processione davanti alla Madonna con il Bambino. Lentamente, ma non troppo, i Re Magi preceduti dall’angelo che suona la tromba escono dalla Torre dell’Orologio, salutano, rientrano. Un minuto che vale l’attesa sotto la pioggia per l’apparizione fugace delle statute di legno meccaniche trascinate da un meccanismo a binario lungo la piattaforma semicircolare sopra il quadrante dell’orologio. Così dal 1499, e poco importa se le statue non sono quelle originali bensì la loro copia fedele realizzata nel 1755 da Giobatta Alviero. Accade solo due volte all’anno, il giorno dell’Epifania e all’Ascensione. Il resto, riposo.