Voci di calle

Voci di calle

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Il pittore inglese
14 aprile 2024 
 

C’è qualcosa di romantico, quasi di nostalgico, in questo pittore inglese vestito come capita, arrivato in Piazza San Marco con il cavalletto, i pennelli, la tavolozza dei colori. Mentre gli altri scattano selfie che un attimo dopo sono già nel cestino, Adam Ralston ha trovato un posto all’ombra, dove nessuno lo disturba, per dipingere la Basilica e portarsi a casa qualcosa che durerà per sempre. 

Restauro Piazza San Marco Lares
L’ultimo ritocco
5 aprile 2024 
 

Quanta pazienza, quanta elasticità nelle ginocchia, quanta delicatezza ci sono nel lavoro solitario di questa restauratrice della ditta Lares. China sui masegni di Piazza San Marco, con un pennellino da ritocco, centimetro dopo centimetro colora le fughe della pavimentazione attingendo a una tavolozza di pigmenti naturali. Nulla la turba, nulla la distrae dal suo compito che pare l’opera di un’amanuense su un foglio di pietra.

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Nolinski, caccia alle uova
27 marzo 2024 
 

Tra i cuscini di piuma, dietro i divani di velluto, sopra i libri della biblioteca e chissà dove altro sono nascoste le uova al Nolinski Venezia, in calle larga XXII Marzo. L’albergo di Evok Collection, inaugurato nel giugno dell’anno scorso, apre oggi pomeriggio ai bambini, ai veneziani, ai turisti, per la caccia alle uova più chic di Pasqua. Gli indizi sono disseminati nelle sale dell’hotel; basta aguzzare la vista, l’ingegno, cercare e trovare. In premio, una sorpresa di cioccolato.

Manuela Arcuri, da Ivo, Venezia
Castraure per Manuela
22 marzo 2024 
 

Giacca e pantaloni bianchi che fanno primavera, dolcevita blu perché non si sa mai, Manuela Arcuri sbarca in laguna. Per l’attrice che due anni fa sfilò sul red carpet del Lido con il film “Hoganbiiki, il valore della sconfitta” di Enzo Dino, un giro in Piazza San Marco e cena da Ivo. Al tavolo del ristorante di Giovanni Fracassi, Manuela Arcuri ha voluto assaggiare di tutto, ma senza esagerare. Castraure con granchio, canoce, risotto agli scampi, asparagi, un bicchiere di vino e molti complimenti allo chef.

Pooh Venezia
Pooh X sempre
21 marzo 2024 
 

In total black, il sorriso delle grandi occasioni, 60 anni di carriera, 100 milioni di dischi venduti, Piazza San Marco presumibilmente urlante in occasione del loro doppio concerto; e chi canticchia ancora “Piccola Katy” sotto la doccia si affretti perché i biglietti volano. “Amici X sempre” è il titolo del tour che porterà i Pooh in laguna il 5 e 6 luglio, sul palco dal fondale trasparente davanti al Museo Correr. E’ la prima volta che la band si esibisce in Piazza e così, per entrare nel mood, sono già qui. Un salto a Ca’ Farsetti e la presentazione al Museo Correr (con torta di carta).

Venezia, turisti, bagagli
Una montagna di valigie
14 marzo 2024 
 

Mai una ventiquattrore, una sacca, uno zainetto. Qui a Venezia i turisti arrivano con valigie da Alaska e noi ci spacchiamo la schiena. Ora vanno di moda i trolley rigidi, grandi, pesanti e chissà cosa ci mettono dentro. Dall’aeroporto a Bacino Orseolo è tutto un caricare, scaricare, e siamo solo a metà marzo. Figuriamoci cosa sarà il prossimo mese, con la Biennale. Altro che bagagli, qui arriveranno i bauli. Povere braccia, poveri noi.

Cabina telefonica Venezia
Sola con un cane
28 febbraio 2024 
 

Siamo rimaste in poche, ormai inutili, un po’ depresse. Non serviamo più da anni e mi domando che cosa ci stia a fare dietro Piazza San Marco, in calle del Pellegrin, dove la gente mi passa accanto incollata a quello stupido telefonino e nemmeno mi guarda. Eppure io ne ho udite di tutti i colori, se solo potessi parlare. Invece taccio, perché sono una cabina telefonica perbene, attendo il mio destino e intanto faccio due chiacchiere con Zara, bassottina a pelo ruvido più gentile di voi umani. Sola sì, ma con un cane. 

Ex Coin Excelsior, Venezia
Ieri Coin, domani OVS
23 febbraio 2024 
 

Dopo sei anni di chiusura, il palazzo ex Coin Excelsior riaprirà con l’insegna OVS. Quattro piani, 2.200 metri quadrati di superficie, posizione d’oro vicino a Rialto, la lunga storia della famiglia Coin alle spalle, per oltre settant’anni lo store era stato il negozio più caro ai veneziani, per i quali andare insieme da Coin era come prendere la pastina da Rosa Salva, un luogo dove incontrarsi. Dal 15 luglio 2018 l’edificio è rimasto spento, triste, coperto di scritte e polvere. Entro inizio estate, dopo un veloce restauro (l’ultimo è del 2015 e costò tre milioni di euro) la riapertura con Oviesse.

Nebbia a Venezia
Giallo catarifrangente
17 febbraio 2024 
 

Solo soletto, remo nella nebbia. Qui, a Venezia, non si vede da una parte all’altra del Canal Grande, i vaporetti avanzano lenti, i motoscafi sono spariti, raggiungere le isole è quasi impossibile. Nessuno osa correre, con il vantaggio che il moto ondoso è pari a quello di una piscina gonfiabile per bambini. Meraviglia. L’importante è avere un sandolo color giallo catarifrangente; così, anche se sono piccolo, tutti mi vedono.

Carnevale Harry's Bar maschera leone
Il ruggito del Bellini
13 febbraio 2024 
 

D’accordo, non sono il Re leone e forse non dovrei nemmeno essere all’Harry’s Bar. Ma è Carnevale e io ce l’ho messa tutta per darmi un tono; ho tagliato e cucito non sapete quanto, la criniera, la pelliccia, persino le lucine di Natale in mezzo alle orecchie e tra le fauci. Qui, tra i tavoli di Arrigo Cipriani, mi guardano tutti strano. Forse preferiscono quelle damine tutte incipriate lì in fondo alla sala, ma non c’è storia. A me basta un ruggito, allungo la zampa e ordino un Bellini.

"Rivus Altus", Fondaco dei Tedeschi
“Rivus Altus” al Fondaco
9 febbraio 2024 
 

Basta essere pazienti. Il fotografo Massimiliano Farina ha atteso dieci anni, investito 500 ore e scattato 60mila immagini del Canal Grande visto dal ponte di Rialto, sempre nella stessa posizione, in ogni stagione, sotto la pioggia, il sole, con l’acqua alta. Poiché nessuna attesa è vana quando finisce, la sua costanza è diventata un’installazione video formata da 78 schermi con oltre 10mila scatti, ora in mostra al quarto piano del Fondaco dei Tedeschi, dal titolo “The Rivus Altus Cronorama – In 10 years”. Venezia in perenne movimento e sempre uguale. Fino al 7 aprile.

Marco Polo, Carnevale ,venezia
Marco Polo c’est moi
6 febbraio 2024 
 

Marco Polo è lui, che di nome fa Marco, arriva da Milano e di mestiere fa il regista. Al Carnevale di Venezia si presenta con “Il Milione” in mano, le babbucce di velluto, la spada mongola, la veste in tessuti antichi. Il costume è costato un anno di ricerche e poi di lavoro, ago, filo, fiori, decorazioni e barba posticcia. Certo, il viaggio è stato più breve: 250 chilometri e due ore e mezzo di treno contro i 24mila chilometri in 24 anni. Marco Polo 2.0.

Carnevale Venezia 2024
Vai, Pantegana, vai
28 gennaio 2024 
 

Vai, Pantegana, vai; a nome dei ratti della città, dimostra che sei una topolona di tutto rispetto. Hai la pancia imbottita di palloncini, coriandoli, e un corteo di cento imbarcazioni in maschera che ti segue in Canal Grande. Tra qualche minuto scoppierai e i tuoi sette metri di cartapesta voleranno per aria. Fa niente; per l’anno prossimo sarai come nuova. Con la tua fine, inizia il Carnevale di Venezia 2024

Venezia nebbia
Venezia di nebbia 
27 gennaio 2024 
 

Il ponte di Rialto dissolto nella nebbia, il Canal Grande quasi indistinguibile se non per un gondoliere solitario che rema verso il nulla. Venezia perde i contorni in una mattina di visibilità ridotta a meno di settanta metri, la larghezza di un campo di calcio. Una città nell’ovatta, senza colori, nebulizzata dalla vita insù. Allora le case perdono i tetti, i lampioni le luci, il campanile di San Marco l’Arcangelo Gabriele che gira con il vento anche se nessuno lo può vedere.

Palazzo Volpi, Venezia
Palazzo Volpi, arredi all’asta
11 gennaio 2024 
 

Poltrone in legno dorato, panche settecentesche, specchi veneziani, tavoli grandi e piccoli, opere d’arte che hanno arredato Palazzo Volpi. Duecento lotti, tutti all’asta da Sotheby’s a Parigi il prossimo 28 febbraio. Si chiuderà così, sotto i colpi del martelletto, la storia della dimora sul Canal Grande acquistata nel 1917 dal conte Giuseppe Volpi di Misurata, fondatore della Mostra del Cinema di Venezia, poi ereditata dal figlio Giovanni, 85 anni, che ha deciso di vendere la collezione. Nelle sale del palazzo passarono, ballarono, bevvero champagne, tra gli altri, Winston Churchill, Coco Chanel, Paul Newman, Nicole Kidman, George Clooney

Re Magi, Torre Orologio Venezia
La magia dei Re Magi
6 gennaio 2024 
 

Sessanta secondi in processione davanti alla Madonna con il Bambino. Lentamente, ma non troppo, i Re Magi preceduti dall’angelo che suona la tromba escono dalla Torre dell’Orologio, salutano, rientrano. Un minuto che vale l’attesa sotto la pioggia per l’apparizione fugace delle statute di legno meccaniche trascinate da un meccanismo a binario lungo la piattaforma semicircolare sopra il quadrante dell’orologio. Così dal 1499, e poco importa se le statue non sono quelle originali bensì la loro copia fedele realizzata nel 1755 da Giobatta Alviero. Accade solo due volte all’anno, il giorno dell’Epifania e all’Ascensione. Il resto, riposo.

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