Sangue a fiotti sul red carpet di “Bones and All”, horror sentimentale di Luca Guadagnino (in Concorso) sbarcato alla 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con una storia di cannibali nell’America degli anni Ottanta. Protagonisti i giovani e talentuosi Timothée Chalamet e Taylor Russell nei cenci di due ragazzi alla deriva che tutto vorrebbero fuorché ingozzarsi di carne umana, ma questo è il loro destino e quando c’è fame c’è fame.
Consigliato a stomaci forti, il film è un viaggio disperato e pieno d’amore alla ricerca di un’altra esistenza, impossibile da trovare poiché, per ogni pasto completo, c’è una vita da sacrificare, fino allo spolpamento delle povere ossa, quelle del titolo.
Rosso emoglobina per la tuta di Chalamet, atteso come una volta Brad Pitt, cioè con accampamento notturno davanti al Palazzo del Cinema e grida da macello. Chiazze ematiche (finte) sulla camicia di Guadagnino. Taylor Russell sceglie invece un abito verde con guanti bianchi, così fa tricolore e rasserena i vegani.
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